Ciao a tutti, credo che sia stato già richiesto, ma vorrei insistere su questo punto.
Penso sia giusto poter impostare i Guestpoint in base al calendario e quindi alla stagionalità. Ad esempio la mia casa ha una piscina condominiale ed io nella pagina della casa devo specificare che abbassarò i GP nei periodi in cui è chiusa, anche perché mi sembra giusto così. Sarebbe comodo poter impostare automaticamente i GP, anche per non far “scoraggiare” le persone interessate ad altri periodi, a cui magari sfugge lo “sconto” perché non leggono attentamente tutto il profilo della casa, e rinunciano a inviare la richiesta.
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Personalmente, non sono d’accordo con l’idea di introdurre sempre più criteri che riproducono il mercato degli affitti. Già il nuovo algoritmo è andato in questa direzione, dando maggiore valore alle case situate in zone di forte domanda turistica, e ora si vorrebbe addirittura aggiungere il fattore stagionalità. (E lo dico avendo una casa a Barcellona e un’altra al mare!)
Per me, più avviciniamo il modello dello scambio a quello dell’affitto, più rischiamo di snaturare lo spirito stesso dello scambio di case, che si basava sulla solidarietà, sull’equità e sull’aiuto reciproco: un modello di vacanza in cui tutte le case valevano per ciò che erano: una casa vissuta e accogliente, diverse l’una dall’altra ma accomunate dall’essere abitazioni con una propria personalità e con il calore di un vero focolare. Case che la famiglia ti metteva a disposizione insieme ai suoi consigli, affinché potessi goderti il soggiorno, “integrarti” nel quartiere e scoprire le loro raccomandazioni, oltre a vivere il contatto umano con i loro vicini o familiari.
Ora invece si sta scivolando verso un modello più simile ad Airbnb, solo che l’alloggio è gratuito e si scambiano punti invece di denaro. Per me sono due modelli completamente diversi che dovrebbero rimanere il più separati possibile.
Personalmente, sono appena tornata da un mese trascorso tra il Cile e l’Argentina e la mia sensazione,salvo rare eccezioni, è stata quella di alloggiare in spazi impersonali dedicati al turismo e aperti su HE tramite GuestPoints fuori dall’alta stagione, in cui non c’erano guide né consigli per godersi l’ambiente, né dettagli di benvenuto né alcuna interazione con le famiglie, a parte — se si aveva fortuna — un saluto di cinque minuti da parte di qualche anfitrione il primo giorno e risposte brevi via WhatsApp durante il soggiorno.
La situazione in Europa, per il momento, è migliore di quella descritta, ma a questo ritmo stiamo imboccando la stessa strada.
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Mi sento d’accordo con te per quanto riguarda il fattore “umano” dello scambio, ma allo stesso tempo mi trovo in difficoltà a volte perché la mia casa piccolina (anche se non manca niente!) ha un buon numero di punti essendo dotata di piscina che non è sempre utilizzabile. Se un ospite viene il 10 giugno, ad esempio, che tra l’altro è un bellissimo periodo per visitare la mia zona, la trova chiusa, per questo sono io a togliere qualche punto perché mi dispiace per questo. Non è per il fattore turistico della stagionalità, ma proprio perché mi dispiace…
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Grazie per aver chiarito il tuo punto di vista! Nel tuo caso, puoi indicarlo direttamente nel tuo annuncio e ridurre i GP se ti sembrano eccessivi in estate o per soggiorni di lunga durata.
Ssecondo me, una cosa è che ognuno decida come gestire i punti che HE assegna, e un’altra è iniziare a introdurre criteri come la stagionalità, che non farà altro che continuare ad attirare case di persone che non vedono HE come una filosofia di viaggio etica e solidale, ma come un modo per rendere redditizi i propri alloggi turistici.
Ti auguro tanti scambi felici!
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Secondo me, e qui esprimo un’opinione strettamente personale, di fatto lo scambio casa invece “compete” con gli affitti brevi, proprio perché se ne distanzia. Compete innanzitutto per gli host, prima ancora che per gli ospiti, che scelgono di non monetizzare la propria casa e di metterla qui, o di fare entrambe le cose.
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